span.fullpost {display:inline;}

LE RADICI E LE ALI

..conservando la memoria delle lotte e delle resistenze contro le ingiustizie... alzandoci in volo per conquistare il cielo.....

lunedì 2 giugno 2008

IL Tibet non è un sogno

I mezzi di informazione sembrano univoci nella imposizione di una visione delle cose ben lontana dalla realtà : la Repubblica Popolare Cinese che occupa illegalmente il Tibet dal 1949 e che per decenni ha cercato brutalmente e sistematicamente di distruggere la religione tibetana e assieme l'identità stessa di quel popolo.

Le recenti proteste dei tibetani contro l'occupazione cinese sono state represse con la forza e sembrano rafforzare cio' che viene dettato come paradigma ma in reatà è un semplice stereotipo.

I cinesi in Tibet, è vero, si sono macchiati di molti crimini, ma ci sono diversi elementi che "disturbano" la visione edulcorata e massificata di un semplice scontro tra "Buoni" e "Cattivi".

Prima del 1949 il Tibet non era un paese indipendente. La storia è più lunga e complessa e occorre riconosce che Pechino ha spesso svolto una funzione "protettrice".

Prima del 1949 il TIbet non era l'Eden di un popolo libero, ma un paese profondamente feudale, con una casta dominante corrotta, devastato dalle guerre civili, con una speranza di vita che non arrivava a 30 anni.
Temendo possibili agitazioni sociali e la dissoluzione del paese, l'élite al potere bloccò lo sviluppo del paese, che infatti era arretrato a livello economico e sociale.

La Rivoluzione Culturale che negli anni '60 devastò i monasteri tibetani non fu semplicemente "importata" dai cinesi : le folle di giovani che devastavano i monasteri era formate quesi esclusivamente da tibetani.

Sin dai primi anni '50 la CIA si impegnò a vari livelli per incoraggiare le agitazioni anticinesi e destabilizzare il Tibet.

Le immagini che provengono dal Tibet testimoniano di una protesta che non è piu' la pacifica e quasi "muta" insorgenza dei monaci stanchi dell'oppressione decennale del cinese "cattivo" : ci sono delle bande che razziano i negozi e uccidono gli immigrati cinesi.
Legittima forma di "resistenza" verso l'occupante illegale ?
Ma perchè lo stesso non vale per i palestinesi nei territori occupati nei confronti degli israeliani?

I cinesi hanno investito parecchio per migliorare l'economia del Tibet, le sue infrastrutture, l'struzione e la sanità.
Per dirla brutalmente : nonostante l'oppressione, nella storia del Tibet non si era mai raggiunto un tenore di vita medio cosi' elevato.
Ciò non giustifica l'oppressione ma è corretto ammettere la differenza con , riprendiamo l'esempio, la politica di Israele in Cisgiordania o a Gaza.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page