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LE RADICI E LE ALI

..conservando la memoria delle lotte e delle resistenze contro le ingiustizie... alzandoci in volo per conquistare il cielo.....

martedì 18 marzo 2008

Italia. L'economia di guerra fa soldi a palate. La Finmeccanica incassa 521 milioni di euro di utili netti

Anno decisamente ricco, il 2007, per Finmeccanica. La società pubblica del settore dell'aerospazio e della difesa mette in archivio un'annata con i fiocchi: crescono i ricavi (+8%), crescono gli utili netti (521 milioni), crescono gli ordini (+14%) e il portafoglio ordinativi raggiunge un livello equivalente a tre anni di produzione. Si segnala anche un aumento dell'occupazione del gruppo a 60.478 dipendenti (quasi tremila più del 2006). Il cda, riunito ieri a Roma, ha approvato così un dividendo di 41 centesimi (erano 35 cent nel 2006, un assegno di quasi 60 milioni che finirà in tasca all'azionista pubblico Tesoro, che detiene il 33,72% del capitale): l'assemblea che formalmente approverà il dividendo è convocata per il 5 e 6 giugno. Assemblea che sarà anche chiamata al rinnovo dei vertici dell'azienda; dopo le elezioni, come concordato nei giorni scorsi tra Berlusconi e Prodi.Non si prevedono, in realtà, sorprese per Pier Francesco Guarguaglini, il presidente e amministratore delegato. Un manager nominato nel 2002 dal governo di centrodestra, ma che nel biennio del centrosinistra è andato molto d'accordo anche con i ministri dell'esecutivo Prodi, e che sembra destinato a una conferma bipartisan, comunque vadano le elezioni. In dettaglio, i ricavi aumentano a 13,4 miliardi rispetto ai 12,4 del 2006; l’Ebita adj cresce dell’11% a 1 miliardo; in particolare quello di Aeronautica, Difesa e Sicurezza cresce di oltre 200 milioni. L’utile netto è pari a 521 milioni, escludendo una serie di operazioni straordinarie che alterano il dato del 2006 e del 2007. Gli ordini crescono del 14% a 17,9 miliardi, il portafoglio ordini cresce del 10% a 39,3 miliardi. Guardando ai settori, le performance più significative sono quelle degli elicotteri (+9%), dell'aeronautica (+21%, merito delle attività legate all'Eurofighter e del buon apporto del comparto civile, ovvero gli Atr e il B787) e dello spazio (+12%, tra servizi satellitari e produzione).

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