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LE RADICI E LE ALI

..conservando la memoria delle lotte e delle resistenze contro le ingiustizie... alzandoci in volo per conquistare il cielo.....

domenica 30 marzo 2008

Venezuela . Chavez vuole creare una Nato sudamericana

Una Nato sudamericana. E' questa la proposta che il presidente venezuelano Hugo Chavez ha avanzato giovedì al suo omologo brasiliano Luis Inacio Lula da Silva. Si chiamerà Otas (Organizacion del Tratado del Atlantico Sur), in contrapposizione alla Nato, che nel subcontinente viene definita Otan.Si tratta di un Consiglio di Difesa regionale a cui parteciperebbero tutti i Paesi sudamericani. Un progetto ambizioso, in termini economici e politici, ma fattibile: il ministro della Difesa brasiliano, Nelson Jobim, inizierà il mese prossimo un giro di visite nel continente per programmarne l'avvio. Argentina e Cile hanno già comunicato un primo assenso informale. È la prima risposta alla crisi politica che due settimane fa ha spinto Colombia, Ecuador e Venezuela sull'orlo di una guerra. Il ruolo degli Stati Uniti non è stato marginale, in quanto partner di un'alleanza militare con la Colombia, parte in causa.Il casus belli, ha rinnovato la volontà politica di Chavez e Lula. Infatti l'incursione dell'esercito colombiano in territorio ecuadoregno, con un'operazione che ha provocato la morte del numero due delle leader delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) Raul Reyes, ha riproposto la questione del rispetto dei confini e riacceso il dibattito sulla necessità di dirimere i conflitti regionali senza l'intervento degli Stati Uniti.
Ecco perché i dialoghi sulla Difesa comune hanno subito una accelerazione. Con il proposito di chiarire il programma di Difesa tra Paesi sudamericani Lula ha ricordato il dialogo avvenuto la scorsa settimana tra il suo ministro della Difesa Nelson Jobim e quello americano Robert Gates. Alla domanda rivolta da Gates a Jobim, "cosa potrebbe fare Washington per la creazione di un Consiglio di Difesa sudamericano?" il brasiliano Jobim è stato ha risoluto: "Niente, non fate assolutamente niente perché lo sta facendo l'America Latina".
Nell'incontro con Lula, Chavez ha ricordato di aver avanzato il progetto già nel 1999, "ma ero un gallo solitario, oggi ci sono altri galli". Il piano di Difesa comune si affianca ad altri programmi economici di integrazione regionale: tra questi l'educazione, il settore agroindustriale, lo sviluppo produttivo e la sicurezza alimentare. E quello energetico. Proprio ieri è stata siglata una joint venture tra Venezuela e Brasile per lo sviluppo di una raffineria a Recife. L'investimento nell'impianto è di 4miliardi di dollari e nel 2011 potrebbe raffinare 200mila barili al giorno. I brasiliani restano proprietari della raffineria con il 60% del capitale, mentre a Pdvsa, società petrolifera venezuelana, spetta il 40 per cento. Chavez infine ha elogiato la politica economica brasiliana che ha saputo "diversificare i propri partner commerciali e affrancarsi da un rapporto troppo vincolante con gli Stati Uniti". Se cadranno in recessione - ha aggiunto Chavez - noi sapremo resistere all'onda d'urto e "difendere le nostre economie". (Fonte:sole 24 ore)

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