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LE RADICI E LE ALI

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giovedì 15 ottobre 2009

Afghanistan: il Times accusa l'Italia di aver dato mazzette ai talebani


I servizi segreti italiani avrebbero pagato migliaia di dollari ai comandanti Talebani per evitare gli attacchi terroristici a Sarobi, a est di Kabul, e nella provincia di Herat.La Russa denuncia il Times. Per Cossiga lecita l'operazione dei servizi segreti italiani
I servizi segreti italiani avrebbero pagato migliaia di dollari ai comandanti Talebani per evitare gli attacchi terroristici a Sarobi, a est di Kabul, e nella provincia di Herat.

Questo è quanto emerge dall'articolo pubblicato quest'oggi dal quotidiano inglese Times, secondo il quale il governo italiano avrebbe consegnato ai ribelli locali delle vere e proprie mazzette per mantenere una sorta di calma belligerante. Il Times riporta il drammatico episodio del giugno 2008, quando dieci soldati francesi rimasero uccisi in un'imboscata a Sarobi, un'area da sempre sostenuta tranquilla, il cui controllo, un mese prima che arrivasse il contingente d'oltralpe era sotto l'affidamento dei militari italiani.

A rivelare il pagamento di queste "bustarelle" versate ai comandanti talebani sarebbero stati alcuni ufficiali militari occidentali. "Può pure avere senso comprare gruppi locali e usare mezzi non violenti per mantenere basso il livello di violenza, - scrive il Times - ma è follia fare così e non informare i propri alleati". La stessa intelligence statunitense, appare nell'articolo, scoprì attraverso le intercettazioni telefoniche che iservizi segreti italiani pagavano i ribelli anche nella provincia di Herat e per questo l'ambasciata USA protestò con il governo di Berlusconi nel giugno del 2008.

Nessuno all'epoca avrebbe saputo di tale operazione, nemmeno i colleghi francesi e proprio per questo il giornale inglese attribuisce una grave responsabilità al governo italiano che avrebbe mantenuto il silenzio sui veri motivi del clima di pace apparente che aleggiava su quel territorio.

Immediata la reazione di Palazzo Chigi che in una nota precisa di non avere "mai autorizzato nè consentito alcuna forma di pagamento di somme di danaro in favore di membri dell'insorgenza di matrice talebana in Afghanistan". Accuse ingiustificate secondo il governo italiano, poichè "proprio in quell'area nella prima metà dell'anno 2008 i contingenti italiani schierati in Afghanistan subirono numerosi attacchi e, specificamente nell'area del distretto di Surobi, il 13 febbraio 2008, nel corso di uno di questi è rimasto ucciso il Sottotenente Francesco Pezzulo".
Più dura la risposta del ministro della Difesa, Ignazio La Russa il quale reputa infondate le informazioni diffuse dal Time ritenute addirittura "spazzatura" e riferisce di aver dato l'incarico di procedere per denunciare l'autorevole quotidiano britannico.

Dello stesso avviso anche il vice presidente della Wolesi Jirga, la camera bassa del Parlamento afghano, Fawzia Koofi, che ritiene impossibile quanto riportato quest'oggi dal Times.
"In Afghanistan - secondo Koofi - circolano molte accuse tra le forze Nato, con i Paesi che puntano il dito uno contro l'altro, ma solitamente si tratta di accuse prive di fondamento"
Per il presidente del comitato Schengen Margherita Boniver si tratta di "Accuse stantie che ricordano analoghe considerazioni rivolte sempre ai nostri governi negli anni '80, accusati di essere conniventi con il terrorismo palestinese per mettere a riparo il nostro territorio".

Ma non tutti la pensano sono allineati con le affermazioni della maggioranza. Fabio Evangelisti, vicepresidente dell'Italia dei valori alla Camera parla di una vicenda dai contorni gravi e degni della massima attenzione. Secondo l'esponente dell'Idv non sono sufficienti le affermazioni di La Russa a dissipare i dubbi e ha chiesto che il governo riferisca il prima possibile in Aula su questa vicenda e sul ruolo che avrebbero avuto i nostri servizi segreti.

Lascia una certa inquietudine, invece, la reazione del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che definisce i versamenti delle mazzette come una soluzione possibile e lecita e per questo ha espresso il proprio rammarico per la smentita del governo italiano sulle notizie pubblicate dal Times. La smentita secondo il senatore a vita "se presa sul serio dagli ambienti dei Taleban e di Al Qaeda, può essere causa di rappresaglie sul territorio afghano e anche su quello nazionale. Ma oso sperare -ha sottolineato Cossiga- che dietro istruzioni del governo, agenti dell'Aise del Ris-pm abbiano in loco o via Unifil-Hezbollah-Iran-Pakistan, dato assicurazioni ai Taleban e ad Al Qaeda che nulla è mutato e muterà".

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