Congresso del PRC : un'occasione mancata
Sarebbe servito ben altro che non la zuffa ( a tutti i livelli) tra "fratelli-coltelli". Dalla sconfitta di Aprile doveva esplodere la voglia di cambiare strada, di rinnovare la selezione del gruppo dirigente attraverso una profonda innovazione del "fare " e della cultura politica.
In "basso a sinistra" non c'è posto e soprattutto credibilità per un partito che , pur dichiarandosi antagonista, replica modali, culture , rapporti, propri del sistama dei partiti.
Durante il Congresso ci si è guardati "dentro" , nel rapporto tra ceti politici schierati su opposte trincee.
La società è rimasta fuori ed ancora una volta ai margini della politica che conta.
Non basta una dichiarazione di intenti per costruire un Partito che coniughi cultura della trasformazione sociale e movimenti.
Anzi forse il fossato si è accentuato.
Auguri di buon lavoro compagno Ferrero : ne avrai di fronte tanto, ma non scommetto un centesimo sulla capacità di diventare altro da cio' in cui vi siete ridotti.
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